Mag 20 2020
FESTA DELLA MADONNA DELLA CATENA 24 Maggio 2020
Condizioni che già sostanzialmente conoscete perché diffuse ampiamente dai mass-media e sui social e che troverete all’ingresso della Chiesa su un manifesto predisposto diligentemente dalla nostra Diocesi.
Condizioni che vi invito ad osservare scrupolosamente.
C’è di mezzo la salute di ognuno e di tutti.
Responsabilità e prudenza devono infatti caratterizzare maggiormente in questa nuova fase la nostra vita di credenti e di cittadini.
Il periodo che abbiamo vissuto non è stato privo di significato per la nostra vita individuale e comunitaria.
Abbiamo riscoperto tra le mura domestiche la gioia di essere famiglia e anche Chiesa domestica.
Adesso ci viene chiesto di riappropriarci nuovamente anche in modo fisico della nostra appartenenza alla grande famiglia di Dio e alla comunità degli uomini, tra le mura del tempio e per le strade, le piazze, i luoghi di lavoro e di impegno.
Sostenuti dall’Eucarestia, che lungi dall’essere una devozione privata o un semplice rito, ci permette di sperimentare la nostra appartenenza al popolo santo di Dio.
L’Eucarestia ci spinge inoltre a vivere nella città degli uomini con quello spirito di fraternità e di attenzione e di servizio al bene comune, di cui grazie a Dio, la nostra comunità ha dato una forte testimonianza.
Testimonianza che dovremo continuare a dare con nuovo vigore e forte passione e con la consapevolezza che abbiamo bisogno di nuovi orizzonti per restituire sempre più il Vangelo alla vita quotidiana, seguendo l’esempio di Papa Francesco e dei nostri Vescovi.
Dobbiamo veramente continuare ad impegnarci per non essere colpiti nuovamente da quello che Papa Francesco chiama il virus dell’egoismo indifferente.
E come comunità parrocchiale, dopo aver in questo periodo sperimentato anche noi sulla nostra pelle che nessuno può vivere in salute e stare bene se continuiamo a fare scelte che deturpano e ammalano la madre terra, dobbiamo in modo particolare riprendere in mano la Laudato sii’ per dare un serio riscontro a quella conversione ecologica tanto invocata da Papa Francesco.
A Francesco, Vescovo di Roma e pastore della Chiesa universale, ai nostri Vescovi ed in particolare al Vescovo Francesco, pastore della nostra Chiesa particolare di Oppido-Palmi il nostro grazie per averci accompagnati in una fase difficile della storia e che ci ha permesso di rimanere saldi nella fede, partendo dal rimettere Dio al suo posto.
Confidando ancora nel loro aiuto e certi soprattutto che il Signore Risorto continua a camminare in mezzo a noi, ci affidiamo alla Vergine Maria, che veneriamo come l’Odigitria, colei che mostra la via. Sia lei a fare, per così dire, da apripista e da guida in questi giorni che verranno.
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